14 luglio 2008

e cenò con un falafel in mano

Interno, poco dopo l'alba.

Benvenuti signori e signore al periodo dei ceci!!!
Dopo aver passato giornate a pensare alle meringhe, questo potrebbe essere l'inizio del momento ceci al bilocale ampio ripostiglio.
Questa mattina metto in ammollo un po' di ceci. Li metto in un bicchiere, fino a 3/4. Copro d'acqua, un dito d'acqua sopra. Che cosa ci farò, non lo so ancora. Ma qualcosa con questi ceci mi invento, penso. Esco e vado vado verso la grande città.

Interno, tramonto.

Torno a casa dalla grande città. In cucina ci sono ceci ovunque. E sono quasi completamente senza acqua. Prima lezione: i legumi secchi bevono come cammelli, si gonfiano come palloncini e buttano fuori i loro fratelli secchi.

Ok, ho deciso faccio i falafel (felafel?). Trito i ceci, un'intera cipolla, uno spicchio d'aglio, un po' di peperoncino e aromi vari (no, il cumino e il coriandolo non li ho!!). Friggo il primo. E' grosso come un scatola di cicche, lo tiro fuori grosso come un confetto. Qualcosa mi sfugge. Ora voglio capire come si fanno i felafel.

Ennediarry: ho cenato con i confetti di ceci alle ore 23. Non vedo l'ora di far colazione: ho già fame.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Colazione sempre con i ceci, immagino....
;-))

arry ha detto...

@lelè: no, basta aglio e cipolla per un po'!

Gata da Plar - Mony ha detto...

:DDDDDD
poveri cecini... :DDDDD
sei proprio uno spasso in cucina!!! =(^.^)=

arry ha detto...

@gatadaplar: graziegrazie. ehi, sai che non ho ancora usato il tuo finocchietto indiano?