Mattinata al Leopold Mandic. santo.
è l'ospedale di Merate (perchè a Merate abbiamo tutto).
Devo fare un banale -e fastidioso- prelievo del sangue, e un altrettanto banale -e fastidioso- prelievo di denaro dal portafogli per il ticket sanitario.
Sul sito dell'ospedale vedo che non serve prenotazione per gli esami. Basta presentarsi alle otto.
Io alle 7.34 ero nella hall.
Alle 7.35 il mio biglietto indica che avevo almeno 47 pensionati in fila prima di me (per la lettera P, i codici C, H, T, M non saprei... ma anche loro c'erano).
Ho pensato a un flash-mob.
Ho pensato ai miei due pensionati preferiti del paese natio, che prima delle 9 non si alzano, anche se Amelie vuole uscire.
Ho pensato che alle 9 dovrei già essere in ufficio, e non circondato da anziani armati di bastoni da passeggio.
Ho pensato a una candid camera, in particolar modo quando ho dovuto rassicurare un sessantenne tremante che mi ha fermato: "sono terrorizzato. l'ago fa male? da chi è andato lei?" "dalla signora in fondo a destra, non l'ho neppure sentito, l'ago" "allora vado da lei".
Mi chiedo perchè non ho generato scompiglio, fingendo un dolore lancinante al braccio, urlando che sono dei macellai e minacciando denunce e reclami a imprecisati uffici del primo piano.
Forse perchè aspiro al cambio nome dell'ospedale.
Ospedale Marco Arry, Santo.
suona bene, no?